Bologna, Brisighella e la Vena del Gesso

Settembre 2020:
Dovete sapere che mio marito, da sempre, ha una passione per le due ruote, credo che da quando aveva 15 anni non ci sia mai stato un solo giorno in cui non sia stato proprietari di una moto…quelle da motocross, le enduro, una da strada (venduta nel giro di poco perché abbastanza potente e pericolosa) e via dicendo fino ad arrivare a qualche settimana fa dove ha deciso di compare una Vespa 300. 
Da qualche tempo desidero visitare una città che è veramente a distanza breve da casa nostra, Bologna … la mente si mette in movimento e nasce un’idea…perché non andarci con il nuovo mezzo e girare anche qualche zona limitrofa ? A metà settimana controllo il meteo, due giorni di pieno sole ci attendono…stendo un minimo di itinerario che in origine prevedeva Bologna, Imola, Castel de’ Britti con tappa a Riolo Terme per poi proseguire la domenica mattina verso il mare ma come al solito, i piani vengono stravolti ma devo dire … piacevolmente stravolti !

Sabato mattina ore 8.30 (in netto ritardo rispetto alla partenza che mi ero prefissata) bagaglio minimal ovviamente e via che si parte destinazione Bologna tramite statale… volendo si poteva anche fare un tratto di autostrada ma preferiamo goderci il panorama (anche se diciamolo francamente, quello della Pianura Padana è veramente monotono a parte alcuni tratti…) passando attraverso i vari paesi delle provincie di Brescia, Mantova, Modena e finalmente dopo quasi 4 ore (e 3 piccole soste per far riposare gambe e fondoschiena) Bologna !


Arrivati in città decidiamo di chiamare degli amici che abitano in zona e che ci raggiungono nel giro di un paio d’ore …. Oltre al piacere di vederli scelgono di rimanere a farci compagnia ma non solo, ci portano in giro per questa bella cittadina dove ci fanno vedere i luoghi più caratteristici ed interessanti … Piazza Maggiore, la Basilica di S. Petronio, la Torre degli Asinelli con sosta in un bar limitrofo dove vi è una bellissima terrazza panoramica con vista sulle Torri (a quanto pare uno dei luoghi preferiti e più frequentati dagli studenti di Bologna), la Finestrella. Insomma, come tutte le città italiane anche per Bologna bisognerebbe avere ancora qualche ora a disposizione ma il tempo stringe, oltretutto ho saputo che all’hotel dove alloggeremo si cena alle 19.30 e abbiamo da percorrere più di un oretta di strada quindi salutiamo gli amici ed iniziamo il nostro spostamento verso Riolo Terme. Per fortuna la giornata è calda (direi anche troppo) quindi il viaggio è molto molto piacevole …



Arriviamo a destinazione e devo essere sincera, diciamo che l’Hotel non è proprio come mi aspettavo (ad onor del vero ho utilizzato uno smartbox che altrimenti sarebbe scaduto…) minimal, camera abbastanza spaziosa ma il top lo rivela la cena (era compresa) … praticamente niente scelta, per fortuna non siamo sofisticati e ci facciamo andar bene quello che ci servono (tagliatelle al ragù/agnolotti con burro ed arrosto con patate)..ore 20.30 cena terminata... che si fa? 
Ci guardiamo in faccia e le scelte non sono tante … o facciamo come i “nonni” che si ritirano nelle loro stanze ad orario per me improponibile oppure si va a fare un giro per vedere cosa offre questo paese del quale (mea culpa) non mi son documentata prima …nonostante la stanchezza optiamo per uscire … mai scelta fu più azzeccata ! 
Praticamente alle spalle del nostro albergo infatti troviamo la Rocca di Riolo, fortezza che fu abitata da Caterina Sforza … il portone è aperto quindi decidiamo di entrare e con mia somma gioia scopro che non solo la rocca è visitabile, ma che alle 21 ci sarà anche una visita guidata (al modico prezzo di 5 euro) alla quale decidiamo di partecipare. La visita è organizzata molto bene, prima di accedere alla Rocca e di partecipare all’incontro ci viene fatto firmare un modulo con tutti i dati per la questione Covid e ci viene detto che durante tutta la visita la mascherina sarà obbligatoria, siamo circa una decina ed anche nelle varie sale riusciamo ad essere distanziati fra i vari gruppi familiari…la guida non è altro che una delle ragazze dell’infopoint che si presenta con un vestito dell’epoca medioevale per rappresentare nientemeno che la padrona di casa ovvero Caterina Sforza… 10 e lode a questa ragazza preparatissima che ci illustra le stanze e ci racconta della vita di Caterina, una vera forza della natura anche per l’epoca in cui viveva … se si pensa che scendeva in battaglia con tanto di armatura ed erano i tempi del medioevo … inimmaginabile !

Finita la nostra visita ci concediamo una visita al bar che si trova proprio dentro il cortile della Rocca e precisamente su un lato delle mura … caratteristico e suggestivo, l’atmosfera serale è veramente bella ma lo deve essere anche quella diurna, specialmente al tramonto in modo da aver la possibilità di vedere anche il panorama. La stanchezza a questo punto si fa insistente quindi 5 minuti di passeggiata e via a riposare che domani ci aspetta un’altra giornata tosta anche se abbiamo completamente stravolto i programmi, anche grazie ai racconti della guida … non si va al mare ma decidiamo di recarci a Brisighella per poi iniziare la strada del ritorno passando in quella che è chiamata la Vena del Gesso Romagnola, una strada che attraversa le colline romagnole dove spicca una dorsale grigio argentea che non è altro essere un rilievo gessoso, a quanto pare il più imponente d’Italia….

Dopo una bella dormita riposante ed una colazione senza infamia né lode, rimontiamo in sella alla nostra vespa con prima destinazione Brisighella … questo borgo è definito uno dei più belli d’Italia ed in effetti è molto caratteristico, purtroppo non possiamo dedicarle il tempo necessario ma ci soffermiamo nel visitare il paesino con la caratteristica Via del Borgo detta anche “degli asini” .. il primo nome originario che la poneva come strada di ronda a difesa del borgo vero e proprio, difatti si trova sopraelevata rispetto alla piazza sottostante, la seconda denominazione invece è stata attribuita in quanto diventò una strada battuta da chi conduceva i “birocci” trainati appunto dagli asini che trasportavano il gesso delle cave limitrofe … ad ogni modo una strada più unica che rara sicuramente da vedere !

Lasciata Brisighella iniziamo appunto questa meravigliosa strada panoramica in mezzo alle colline ed alla natura, in quasi 60 km abbiamo incrociato forse due auto quindi una pace assoluta fra salite discese colline e panorami bellissimi … la nostra prossima destinazione è Imola. Io nella vita ho avuto parecchie passioni sportive ma quelle proprio forti forti si contano sulle dita di mezza mano … una fra queste era Ayrton Senna, pilota indiscusso degli anni '80 e ’90, che un maledetto 1 Maggio del 1994 ha perso la vita proprio ad Imola, durante un GP … nei pressi della Curva del Tamburello, luogo di questa tragedia è nato un memoriale per ricordarlo … una statua di bronzo che lo raffigura … inutile dire che la zona è piena di bandiere, foto e ricordi di ogni genere …non nego di essermi emozionata veramente tanto nel vedere questo luogo.





Ma passiamo alla mia prima passione sportiva, la più importante in assoluto, quella che per anni mi ha tenuta incollata al televisore e che mi ha fatto raccontare anche parecchie “balle” per poter seguire le gesta di questo campione … Alberto Tomba … questo mio mito di sempre infatti abita vicino Bologna, precisamente a Castel dè Britti… io per anni sono transitata a pochi km almeno 5/6 volte all’anno senza mai togliermi la soddisfazione di fare un salto proprio in zona … ebbene stavolta ci sono riuscita … tappa in questo piccolo paese alle porte di Bologna proprio sotto casa di Albertone … forse qualche anno fa avrei avuto anche il coraggio di suonare il campanello ma non l’ho fatto … ci ho pensato due tre quattro volte ma alla fine ho optato per proseguire il viaggio senza colpi di testa … chissà … in futuro …




Tra una cosa e l’altra si è fatta ora di pranzo e la pancia inizia a borbottare (anche perché la colazione fatta la mattina è stata proprio striminzita…) quindi ci dirigiamo verso Bologna con la speranza di trovare magari un agriturismo caratteristico dove fare tappa … ebbene .. il nulla … alla fine siamo arrivati a Bologna dove ci siamo fermati in un chiosco reso celebre da una canzone di Lucio Dalla e dal fatto che ha visto passare in quella Piazza parecchi artisti … non lo nomino per non fargli una pessima pubblicità ma il mix tra servizio, qualità e prezzi … da dimenticare...


Bene … il nostro weekend 
volge proprio al termine e dopo questa pausa saliamo in sella alla nostra Vespa per fare ritorno verso casa … optiamo anche per il ritorno di non percorrere l’autostrada ma di passare attraverso i paesi della Pianura Padana … peccato che dopo aver fatto km su km con un panorama stupendo quello che ci separa da casa è invece di una monotonia disarmante. Finalmente nel tardo pomeriggio arriviamo a casa, sani e salvi ma soprattutto senza particolari dolori che data la nostra età (non più giovanissima!!!) potevano anche sorgere ed invece …niente ! Come prima esperienza “motociclistica” direi ottima, alla fine il contachilometri della Vespa segnava ben 540 km in tutto … non male per essere la prima volta ….






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